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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

Il cuore cromato del mare

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Dicembre 2014, Mar Ligure. L'uomo libero sempre amerà il mare è il suo specchio, nel perenne moto dell'onda scorge la sua anima, un abisso altrettanto amaro. Si immerge contento nella sua immagine la desidera, l'abbraccia e il suo cuore si riposa un po' dal suo lavoro udendo quel selvaggio indomabile lamento sono entrambi scontrosi e inaccessibili nessuno ha sondato gli abissi dell'uomo nessuno conosce le intime ricchezze del mare sono entrambi gelosi dei loro segreti. E, tuttavia, da sempre  si scontrano senza pietà e rimorsi tanto li esalta la strage e la morte nemici eterni, fratelli inseparabili. (molto liberamente tradotto da " L'uomo e il mare" di Charles Baudelaire)

Tre Cime di Lavaredo e Monte Paterno: guerra e pace

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Agosto 2015, è un estate torrida.  Partiamo in tre da Sesto Pusteria, parcheggio Hotel Dolomitenhof, dopo essere partiti in auto da Parma prima dell'alba.  Risaliamo lentamente la Val Fiscalina e poi la Val Sassovecchio, prima il verde dei prati, le conifere, un po' d'acqua. Poi, più su, solo roccia, la dolomia, arida, caldissima al sole di mezzogiorno. In un bagno di sudore arriviamo al rifugio Locatelli dove ci fermeremo per la notte.  Ma è ancora presto, la luce inonda ogni anfratto e si riflette sulle pareti bianche delle rocce.  Tanto vale soffrire ancora un po'. In due ci arrampichiamo sulla via ferrata che ci porta alla cima della Torre di Toblin, da lì la vista sulle pareti nord delle Tre Cime di Lavaredo è meravigliosa e straniante allo stesso tempo.  Restiamo quasi un'ora, senza parlare, senza nessuno intorno, stranissimo per il periodo, godendoci ogni secondo, ogni respiro, la montagna relativizza tutto: le nostre vite, le preoccupazioni, le frustrazi...