Ottobre 2022.
La prima settimana di ottobre si preannuncia calda e con tempo stabile, e allora occorre partire, non si può tentennare.....dopo verrà il per me sempre troppo lungo inverno...un ottobre con questo clima è ideale per la bici..
E così martedì 3 ottobre andiamo in auto a Siena, parcheggiamo presso il parking coperto "Stazione" (8 euro e mezzo per 5 giorni!), e, scaricate le bici e sistemati i bagagli, partiamo per percorrere il tratto di via Francigena che va da Siena a Viterbo, percorso che nel tratto senese si sovrappone in parte al tracciato dell'Eroica permanente, lungo le strade bianche che segnano i profili del famoso paesaggio toscano.
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1^ tappa: Siena - San Quirico d'Orcia.
Usciti da Porta Romana dopo pochi chilometri svoltiamo a destra e imbocchiamo la strada ghiaiata facente aperte del circuito dell'Eroica permanente e che si sovrappone alla via Francigena, che ci porterà, dopo salite e discese continue, a Radi, minuscolo antichissimo paesino con diversi edifici di pregio storico e testimoniale. Dopo circa una ventina di km dalla partenza intersechiamo la splendida strada provinciale di Murlo, asfaltata e poco trafficata, che ci porterà in discesa a Buonconvento, bel paese medievale circondato interamente dalle mura e punto di sosta dei pellegrini romei.
Dopo Buonconvento imbocchiamo la via Cassia che ci porterà, nel tardo pomeriggio, a San Quirico d'Orcia punto tappa della prima giornata, dopo aver percorso circa 50 km e oltre 670 m di dislivello.
panorami verso San Quirico d'Orcia
l'Eroica permanente verso Radi
chiesa dei Santi Quirico e Giulitta a San Quirico d'Orcia
gli Horti Leonini a San Quirico
2^ tappa: San Quirico d'Orcia - Acquapendente
Il secondo giorno si parte da San Quirico per percorrere tutta al val d'Orcia con destinazione Acquapendente ormai già nel Lazio.
In uscita da San Quirico decidiamo di fare una visita alla cappella della Madonna di Vitaleta un vero e proprio gioiello paesaggistico immagine simbolo della Toscana.
Dalla cappella una bella strada bianca ci porta verso la Cassia nei pressi di Bagno Vignoni il celebre paese la cui piazza è costituita da un'incredibile piscina termale....
i cipressi non mancano mai....
Pienza sullo sfondo....
Bagno Vignoni e la sua celebre piazza liquida...
Scesi da Bagno Vignoni proseguiamo per Acquapendente dove arriviamo come al solito nel tardo pomeriggio dopo aver percorso complessivamente circa 60 km e altri 700 metri di dislivello. Non siamo saliti a Radicofani giudicando sufficienti i settecento metri di salita della giornata anche se la via Francigena ufficiale prevede di passare di lì. Noi ci siamo goduti la Cassia che in questo tratto non era molto trafficata (come invece lo sarà nel Lazio..) e ci ha offerto panorami mozzafiato...

Ad Acquapendente arriviamo dopo una faticosa salita, la cittadina si presenta un po' trasandata ma di indubbio fascino. Siamo nell'alto Lazio, cambiano i fotogrammi, non più le colline pennellate orlate di cipressi, ma una paesaggio più vario e più verde, i cespugli e gli alberi di alto fusto fanno bella mostra di sè rendendo molto piacevole la pedalata del ciclista che, con il suo andare lento, ha tutto il tempo di apprezzare questa nuovo paesaggio. Ad Acquapendente scordiamoci le case perfettamente restaurate con i muri di pietra faccia a vista, qui è un mondo diverso, non ho visto le signore inglesi così simili ad Elisabetta circolare tenendosi sottobraccio per i vicoli del paese. Ma qui è tutto più vero, verace, autentico, il sapore di medioevo si respira anche qui, ma ci si sente in un paese dove il tempo si è fermato agli anni 60 del novecento, con i suoi bar sport, le auto parcheggiate un po' ovunque e la pressochè totale assenza di ZTL. Ma ripeto il luogo conserva a mio parere un fascino del tutto particolare.
Spettacolare è poi la cripta della cattedrale del Santo Sepolcro risalente al X secolo e che conserva la più antica riproduzione in Europa del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Qui la cristianità si respira a pieni polmoni.
L'interno della cattedrale è stato rifatto, belle le allegoriche installazioni moderne sulle pareti
meravigliosa la cripta altomedievale.....
3^ tappa: Acquapendente - Viterbo
Da Acquapendente si scende verso S. Lorenzo Nuovo e da lì al bellissimo lago di Bolsena che decidiamo di percorrere in senso antiorario.
Il lago di origine vulcanica si presenta molto naturale, circondato dal verde con le sue spiagge di sabbia nera nelle quali è assai gradevole stendersi a prendere il sole nella più assoluta tranquillità, in questo periodo poi è davvero un'oasi di pace e serenità con lo sfondo delle isole Bisentina e Martana.
Capodimonte
Dopo aver passato Capodimonte, prima del quale troviamo un'esagerata salita al 20%, e aver sostato per un veloce snack a Marta, delizioso paesino di pescatori, imbocchiamo la piacevole SP 7 "Commenda" che con un dolce saliscendi ci porta, ahinoi, all'incrocio con una trafficatissima via Cassia nei pressi di Viterbo. Qui abbiamo rischiato di venire risucchiati sotto le ruote dei TIR che ci passavano a pochi centimetri dalle borse, situazione davvero pericolosa ma fortunatamente solo per i pochi chilometri che ancora ci rimanevano prima di Viterbo. Anche l'entrata in città comunque non è per niente agevole per le bici, vuoi per l'assoluta assenza di piste ciclabili, vuoi per il traffico intenso, vuoi per la scarsa attenzione degli automobilisti alle bici, da queste parti poco considerate.
Con l'entrata dentro la cinta muraria, dopo 61 km e ancora 500 metri di dislivello, la tensione e l'adrenalina accumulate in questi ultimi chilometri scemano e rimane solo la meraviglia che ci coglie nei confronti di questa splendida cittadina.
..salita tosta al 20%...!!
il palazzo dei Papi
Cattedrale di San Lorenzo
Il quartiere medievale intatto più grande d'Europa
affreschi duecenteschi in Santa Maria Nuova
4^ tappa: da Viterbo a Bolsena
Decidiamo, dopo aver visitato Viterbo, cenato ottimamente e visitato il palazzo dei Papi, il museo, la Cattedrale e il quartiere medievale di prolungare il tour risalendo verso il Lago di Bolsena che tanto ci aveva incantato. Saliamo così a Montefiascone, ennesimo paese medievale famoso per il vino Est Est Est e splendido balcone panoramico da dove si abbraccia con lo sguardo tutto il lago e le isole.
Montefiascone
Da Montefiascone proseguiamo verso Bolsena destinazione della giornata. Bolsena è forse la cittadina che più ci ha colpito oltre a Viterbo. Una splendida fortezza che domina il lago con annesso il quartiere medievale intatto, con ristorantini e caffè, al di sotto un caratteristico corso sul quale si affacciano vari negozietti di alimentari e artigianato tipico oltre ad altre taverne e bar. Un posto da ritornarci con più calma per assaporarlo con più tempo e intensità.
5^ tappa: da Bolsena a Orvieto
I collegamenti ferrovieri dalla Tuscia sono problematici sia verso nord che verso sud. Decidiamo allora di prendere il treno da Orvieto che, con un solo cambio a Chiusi-Chianciano, ci permetterà di tornare a Siena dove avevamo lasciato l'auto ad inizio settimana.
Da Bolsena sale una splendida strada asfaltata che supera il valico delle colline che contornano il lago, qui incontriamo finalmente altri ciclisti vuoi perchè è sabato mattina e vuoi per la bellezza della strada. Una lunga discesa al 10% di pendenza ci permette di arrivare velocemente a Orvieto Scalo dove un'ottimo treno nuovo con posti bici attrezzati ci riporta, dopo circa 2 ore e un cambio, a Siena.
Complessivamente circa 220 km e 2.500 metri di dislivello.
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